lunedì 31 gennaio 2011

SNOWTRACK

Dunque, dunque, dunque…ricapitoliamo: all’inizio di questa serie di post di presentazione della nostra gara, dopo aver visionato il terreno, il primo brano musicale che volevamo abbinare al sopralluogo era Strawberry fields forever (campi di fragole per sempre), storico successo dei Beatles. Nelle intenzioni doveva suonare un’ ironica parodia delle condizioni del campo di gara che, ad un anno di distanza dalla prima edizione, si era trasformato in un’estensione a perdita d’occhio di rovi che in inglese farebbe “blackberry fields”, senza l’aggiunta del “forever”, perché grazie ad una prolungata sessione a cottimo, retribuita con un’autolesionistica valanga di insulti dialettali del tipo “at si propria un cojòn”, del sottoscritto (il deragliatore) col decespugliatore e col falcetto corto, quello che poi ti ci vuole l’osteopata, quello sì a cottimo ma per un mese, prima di drizzarti in piedi di nuovo, erano spariti. Adesso, invece, nonostante le macumbe praticate durante l’intero mese di gennaio è successo, non dico l’irreparabile, ma quasi: ieri neve a manetta e adesso la piantagione di “rase” ossia quelle deliziose piantine tutte una spina che col loro portamento serpeggiante...raso terra, estirparle è un autentico calvario, e che invece avevamo meticolosamente sradicato una ad una, giace sotto una bianca coltre che ha l’aria di essere più resistente della trapunta fatta da mia nonna all’uncinetto nel 1950. E noi ad affannarci a pulire, testare, tracciare sulla carta i due diversi percorsi del cross e della mtb: zacchete, ti arriva una perturbazioncina stronzetta e inattesa che neanche il meteo.it si era azzardato a segnalare, e la frittata, di solo albume ovviamente (visto il colore della “cosa”), è fatta. Sì, vabbè, il volantino recita che la manifestazione si terrà con qualsiasi condizione meteorologica, però se il terreno restava non dico asciutto, ma solo umidiccio, credetemi era meglio. Amen. A – 5 dalla gara volevamo presentare sul blog la mappa del cross e a seguire quella della mtb accostandole all’energia atomica di “Bombtrack” dei Rage Against The Machine, ma mi sa che piuttosto che ad un “percorso minato”, secondo una libera traduzione del titolo e che bene si conforma alle caratteristiche del circuito che, nonostante la cancellazione delle insidie vegetali, presenta una serie di trabocchetti dei quali bisogna assolutamente diffidare, adesso bisogna chiamarlo snowtrack, più adatto a gare coi cani da slitta, allo sci nordico o per i più “intraprendenti” ad una bella ciaspolata!!!! Ok, martedì sera vi aggiorno. Vedi mai che nei prossimi gg. con un piccolo rialzo termico, la bianca signora lasci di nuovo il posto al fulgido verde dei prati ?!? Allora entreranno in gioco i Primus di “My name is mud” (cercatelo su Youtube), alla lettera: il mio nome è fango! Ogni altro commento è superfluo. Bella raga! Ci si sente.
Post…scriptum: Ieri con Silver, Maver e Alan siamo stati al mitico “Pota cross” singlespeed di Ciliverghe (BS). Una giornata memorabile. Neve fino a Fiorenzuola, poi più nulla. Terreno perfetto nel parco ex-Italcementi, “gara” divertente e velocissima con Silver e Alan ex aequo sul 3° gradino del podio. Poi tutta la “cumpa” di questo splendido movimento del rapporto fisso nella baracca degli Alpini che erano lì dalle 4 del mattino a preparare lo spiedo alla bresciana…accompagnato da una betoniera di fumante polenta. Indimenticabile. C’era pure, perché la famiglia risiede qui, il papà di Marco Velo (ora DS Quickstep) grande gregario dell’unico e inimitabile eroe dei moderni: Marco Pantani. Ciao, Pirata!!
Per foto e notizie sulla giornata vi rimando al sito http://www.singlespeed-italy.com/


COME DOVREBBE ESSERE...


COME SARA' (SGRUNT)!?!
 

THE RAGE VIDEO IS HERE:



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venerdì 28 gennaio 2011

AND THE WINNER IS...

-10, -9, -8… il conto alla rovescia da lancio spaziale o più familiarmente da ultimo dell’anno è scattato e qui ci starebbe bene un Final Countdown degli Europe, mentre invece punteremo su un Guns’n’Roses d’annata con “You could be mine”, tradotto in ‘potevi essere mia’, che chiaramente piegheremo alla nostra becera logica corsaiola, intendendo non una gentile fanciulla, bensì la vittoria. Emblematica quella del mitico Pasquali l’anno scorso(vedi foto). Solo lui l’ha fatta sua, mentre tutti gli altri hanno sperato che potesse essere loro. Ma non si corre solo per vincere, si corre per il piacere di farlo, per sentirsi vivi col desiderio di misurarsi, non fosse altro che con se stessi. La nostra soddisfazione sarà di stare lì a far da spettatori e vedere in ognuno di voi un filo e un ago che cuce senza sosta, giro dopo giro, un tracciato che ci è costato fatica e sudore per realizzarlo. Fatica e sudore che saranno le vostre, dal primo all’ultimo classificato, in questo tutti uguali seppure diversi, ognuno a suo modo, ognuno col suo stile. E il bello è proprio questo!



                      THE WINNER'S SONG (VIDEO):

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giovedì 27 gennaio 2011

BREAK ON THROUGH


martedì 25 gennaio 2011

IL TERRAZZO

“Correre su quella collina senza problemi”, dice la canzone di Kate Bush (cognome che per altro significa cespuglio, intonandosi perfettamente col paesaggio della gara): beh, francamente chiamarla collina ci sembra un po’ troppo, diciamo che è uno dei cosiddetti “monticelli” che danno origine al nome del luogo. Ci spiegava “Ghigo” Ghiretti, grande amico e sponsor principale della manifestazione che probabilmente si tratta di un terrazzo fluviale del Parma che ora scorre a un chilometro da qui in linea d’aria, ma il cui paleoalveo (si chiama così) un tempo passava proprio di qui. Se il tempo tiene, come in questi giorni, freddi ma sereni, saranno in parecchi a godere di “lassù” un bel panorama, ma se c’è fango, allora di tempo per guardarsi intorno ce ne sarà veramente poco. Meglio pigiare sui pedali! Comunque l’importante è che non ci siano veramente problemi, per tutti. È più di un augurio. È una promessa.


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lunedì 24 gennaio 2011

GO !

Singlespeed in incognita, singlespeed e non saperlo. Qualche sera fa, "Ormi" ci ha confessato di aver partecipato alla nostra gara del 2010 con una mtb singlespeed. Fantastico! Eravamo già singlespeed a nostra insaputa. Molto bene, come direbbe Silver. E allora, poche chiacchiere stasera. Go! cioè "vai"...di Pearl Jam, di cui ho appena visto un liveset ad Austin su Mtv. Che energia, ragazzi! Tutta quella che ci anche metteremo noi sabato l'altro.


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domenica 23 gennaio 2011

ME GUSTA SINGLESPEED

Sì, ci piace il singlespeed, per quel suo atteggiamento freestyle, fuori dagli schemi ai quali siamo di solito abituati, siano gare amatoriali, cronometro o granfondo, contro le quali ovviamente non abbiamo nulla, anche perché siamo stati più o meno tutti cicloamatori, cronoman o granfondisti. Ma quando si respira una boccata d’aria fresca (in verità gelida, vista la temperatura) come è capitato il giorno dell’epifania al Rockville (*) primo cross e di conseguenza primo singlespeed della vita di chi scrive, allora è veramente una meraviglia. Ed è stata una vera ‘epifania’, cioè un’“apparizione”, secondo l’etimologia: sarà stata la location, fantastica e “fantasmatica” delle villa fatiscente nel cui annoso parco volteggiavano come spettri quasi un centinaio di scattanti s.s. oppure sarà che, senza nulla togliere agli adepti del ciclismo d’epoca ai quali pure noi apparteniamo, l’atmosfera ci è sembrata estremamente aderente allo spirito eroico, con quella venatura anarcoide che si rifà ai giorni tragici (il generale Bava-Beccaris nel 1898 prese a cannonate i dimostranti contro il rincaro del pane, uccidendone ottanta; due anni dopo il re Umberto I fu assassinato dall’anarchico Gaetano Bresci nel Parco di Monza) ma straordinari di Romolo Buni, il “Piccolo Diavolo Nero”(**) che in bici sfidava i cavalli di Buffalo Bill nell’Arena di Milano. A lui e ad un motto molto in voga allora “Molla Buni!” alcuni appassionati milanesi hanno di recente dedicato una nuova squadra. Un atteggiamento libero, dunque, come l’atmosfera agrodolce della canzone di Manu Chao. Vorrei rassicurare il Santo che ha chiesto quante “canne” ci siamo fatti per stilare le pagine del blog: al momento nessuna, nonostante nel testo chi canta dice “me gusta marijuana”. Non ce n’è bisogno, siamo già abbastanza “fuori” così, al naturale. Sennò che Deragliatori saremmo?? Alla prossima, amici!



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Que voy a hacer , je ne sais pas
que voy a hacer je ne sais plus
que voy a hacer, je suis perdu

sabato 22 gennaio 2011

IL PASSEGGERO

"Sono il passeggero, il viaggiatore e cammino, cammino, cammino lungo i margini della città” dice la canzone, non certo gli inquietanti dintorni di una notturna metropoli americana, ma quelli più rassicuranti della (piccola) città di Monticelli, saranno il vostro itinerario. Una periferia che è già campagna, con i suoi prati stabili che foraggiano le nostre stalle da cui proviene il latte per quel capolavoro che si chiama formaggio grana, o più precisamente parmigiano-reggiano. Un paesaggio rurale fatto di piccoli canali, di arbusti come il prugnolo, di alberi di alto fusto come farnie e altre specie, come l’orno, un particolare tipo di frassino. Al “Fosso dell’orno”, così lo abbiamo chiamato, la sagoma scattante del crossista, con un balzo dovrà abbandonare la sella, per un istante trasformarsi nel passeggero, con falcata sicura attraversare l’avvallamento, per poi riprendere la marcia a due ruote. E come recita il brano “…everything was made for you and me”, tutto ci appartiene: se avremo occhi per osservare e sensibilità per coniugare le nostre energie fisiche e mentali in una simbiosi perfetta col tracciato. Troppo filosofico? Ma no, donatevi al massimo e godrete della vostra fatica, tutto qui!

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venerdì 21 gennaio 2011

R.I.P.

Non sappiamo se questi versi di R.I.P. (Requiescant In Pace, ossia ‘riposino in pace’) del Banco del  Mutuo Soccorso, uno dei gruppi più famosi del progressive italiano degli anni Settanta, calzino o meno per questo settore del tracciato. Noi pensiamo di sì, e non ce ne vogliate (se siete superstiziosi fate i debiti scongiuri) riguardano quella che abbiamo denominato “la rampa del camposanto” perché quello che si intravede nell’immagine è proprio il cimitero di Monticelli, il quale sulla porta d’ingresso reca l’epigrafe requiem, che nondimeno all’eterno riposo comunque si riferisce. Lasciamo stare chi si è addormentato per sempre e veniamo al consorzio dei vivi. La canzone è un monito contro la guerra, contro tutte le guerre. Bene, siamo perfettamente in linea con questa tesi e vorremmo che le uniche battaglie fossero come quella che vi accingerete sportivamente (ci si augura) a combattere tra fossi, carraie, prati e cunette che abbiamo “preparato” per farvi soffrire, ma anche per divertirvi. Questo è il nostro auspicio.


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giovedì 20 gennaio 2011

DIAVOLI ROSSI

“Le piste dei carri gelate …” canta Paolo Conte in “Diavolo rosso”, un capolavoro dedicato al campione astigiano Giovanni Gerbi. Il pezzo era già previsto per l’inserimento nel blog per rievocare l’edizione innevata del 2010, ma adesso diventa di stringente attualità: ore 10,00 a Monticelli, sui “nostri” campi sta di nuovo nevicando. Speriamo sia solo una spolverata che non crei problemi e non vanifichi il duro lavoro di preparazione del terreno fatto nei giorni scorsi. Diavoli rossi, come Silver e Alan della Ferrari-Velobike, i quali oltre a fornire suggerimenti che hanno impreziosito un tracciato già molto affascinante, sono i “modelli” che compaiono nelle nostre foto "sballate", sgranate, sfocate, shakerate a bella posta per dare, come direbbe Battiato, “più carisma e sintomatico mistero” alla cosa. Neve o meno, non impigritevi e state allerta. Noi vi aspettiamo. Fosse soltanto, come dice la canzone di Conte per venire qui “a bere un’aranciata mentre in controluce tutto il tempo se ne va”. Questa è poesia, speriamo lo sia anche la nostra il 5 febbraio. Vale! Alla prossima, amici.
                                                                                             Il Deragliatore


  NON MANCATE IL VIDEO LIVE (ARENA DI VERONA, 2005)



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martedì 18 gennaio 2011

SQUALI "PADANI"!

La fotografia, come il cinema, le arti visive in genere, ma anche la letteratura sono comunque sempre “fiction”, anche quando prendono spunto direttamente dalla realtà. Il realismo o neorealismo sono solo delle correnti, perché la realtà assoluta riguarda solo la vita e talvolta nemmeno questa. Per chi crede che quello che vede nelle nostre immagini sia reale, diciamo che potrebbe avere delle sorprese, in negativo ma anche in positivo. Per chi non crede che siano mai esisti (o esistano tuttora) gli squali “padani”, diciamo che si sbaglia, perché più o meno cinque milioni di anni fa, nel Pliocene, da queste parti c’era il mare, un piccolo oceano popolato da tantissime creature, fra le quali anche balenottere, delfini e…squali! Ne fanno fede gli aguzzi denti del formidabile predatore marino ritrovati dai paleontologi proprio in questa fascia pedemontana, tra la Via Emilia e l’Appennino. A loro e a voi dedichiamo “Killer” dei Van Der Graaf Generator di Peter Hammil, che negli anni Settanta celebravano la voracità e la conseguente solitudine degli squali, come metafora della condizione umana.


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lunedì 17 gennaio 2011

SPIRITO LIBERO: LET'S ROCK!

Spirito libero, fantasia al potere è quello che chiediamo e vogliamo: due ruote, sudore, fango e un'impagabile sensazione di libertà. Lasciateci giocare, anche con immagini e suoni, per creare l'aspettativa di qualcosa di speciale, che magari poi non sarà tale, oppure sì. Per noi che ci abbiamo creduto il sogno è già realtà. Ormai mancano meno di tre settimane. Speriamo che il cielo ci dia una mano affinchè voi e noi si possa godere di una giornata straodinaria, dove il solo pensiero sarà quello di divertirsi e stare bene insieme, magari dandosi battaglia di santa ragione fra le ancora misteriose insidie dei "monticelli", alle quali abbiamo legato alcuni pezzi che hanno fatto la storia del rock (e non solo) e che sono tra quelli che preferiamo.


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                          NEXT POST (*) 19.1

(*) Oggi sulla Gazzetta dello Sport ho letto la notizia della morte a 77 anni di Peter Post, che nel 1964 stabilì la media record della Paris-Roubaix ad oltre 45 orari. Record tuttora imbattuto, probabilmente favorito dal vento alle spalle, ma ciò non toglie nulla alla grandezza del corridore olandese che nel suo palmarés vanta ben 65 Sei giorni. A lui che ha saputo volare sui pavé dell' "Inferno del Nord", sia lieve la terra e scorrevole la strada per il Paradiso.






sabato 15 gennaio 2011

IL MISTERO S'INFITTISCE ?!?




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                        NEXT POST 18.1

         (perchè il 17... devo pagare la rata di condominio e non sarò dell'umore)



venerdì 14 gennaio 2011

THE EVENT...


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