martedì 6 aprile 2010

Campionato s...regionale

Manghi curti? No, grazie
Dire che ci fosse caldo al Trofeo Manghi di Fornovo valevole per il Campionato regionale dell’Emilia&Romagna+San Marino annessi e connessi sul quale siamo testé a sragionare è un po’ azzardato, tanto che il classico manicotto quattro stagioni, ma talvolta pure capriccioso, quando non ne vuol sapere di sfilarsi, o margherita (nello specifico quelle raccolte ruzzolando sul prato da alcuni dei protagonisti), sponsorizzato o meno, figurava sugli avambracci di parecchi dei partiti, da qui il nostro solito titolo “a raglan” (Manghi, cognome e manghi = maniche in dialetto). Ritrovo al Foro 2000, moderna rivisitazione dell’ex foro boario voluta dal comune. Certo che dire ai corridori che l’iscrizione sarebbe stata nel luogo del vecchio mercato bestiame non era molto elegante, anche se qualche “animale da pascolo”, come vedremo, in gara c’è stato veramente.


Ruote obese
Edotti sul tracciato ci dirigiamo in località Caselle per assistere al passaggio e ovviamente fare un piccolo reportage fotografico. “Ehi ‘capo’, possiamo lasciarla qua la macchina ?” chiediamo rivolgendoci allo sbandieratore di turno in quel sito. “Sì, sì non dà mica fastidio e poi di qui non passa mica nessuno!” Le ultime parole famose…di lì a poco, prima, durante e dopo il passaggio dei “nostri eroi” è cominciata una sarabanda di trattori che neanche alla Fiera dell’Agricoltura di Verona (www.fieragricola.it) se ne vedono tanti. Dalla motrice con castladòn al traino per il sisso, che visto il pelo all’auto in sosta per poco non fa le fortune del nostro carrozziere, al cingolato Fiat Allis da terreni impervi, ad un Diamond 270 della Same. Ci mancavano solo il Bubba, il Landini “Testa calda” e il Bufalo 3000 campione di Tractor pulling 2009, poi c’erano tutti! Si sa, è primavera (ma dove?) e anche di sabato fervono i lavori dei campi, mica si può star lì ad aspettare che passino sti fanatici a due ruote grasse. Che se ne fanno gli agricoli, loro che di ruote ne hanno quattro e, per restare in tema di fattezze, visibilmente obese ?

Ohi, patacca!
Vabè va, e la gara? "Baby-face" Efrem Bonelli, un giovane trentino che ci si dice sia attualmente di stanza a Modena per studio, con buona pace dei coltivatori della zona, li ha seminati tutti e poi si è accomodato al traguardo che sembrava appena uscito dall’estetista. Dietro hanno tribolato e parecchio. Volti tirati che neanche col lifting vengono così. Fra i superstiti arrivati entro il minuto dal vincitore, Bonfanti del “Fidentino” autore di una prova maiuscola e Luigi Giulietti da San Marino che ha portato sulle pendici del Titano la maglia di campione dei Veterani. Indubbia la soddisfazione di (Perchè-sei-tu) Romeo (Nonché)Casadei, sammarinese lui pure e coordinatore regionale. Un po’ meno soddisfatto della foto che lo ritrae col “suo” campione. Quale il motivo? Beh, certo che fare i brillanti e andarsene in giro in maniche di camicia non era giornata. Così il buon A.Mora impietosito gli ha prestato una giacca da officina casualmente lasciata nel baule dell’auto. Ok la vittoria, ok le medaglie, ma che dire di quelle due belle patacche di vernice rossa finite dritte dritte sulla abbottonatura ?? Dire "patacca" alla Cevoli (in romagnolo-sammarinese) ci sembra un po'offensivo, "meglio" piuttosto una bella macchia di antiruggine da ringhiera alla parmigiana .


Bontà d'animo
Ma dove lo hanno mescolato quel barattolo di vernice, sulla scalinata di Via Endrumaschi che Ricky Vabbé e Tessil del Free Bike con un certo sadismo tellurico hanno inserito a cinquanta metri dall’arrivo, quando molti in quel mentre avrebbero volentieri preso l’ascensore, Otis Schindler non importa, pur di scendere?? Chissà e chissà chi sara mai stato sto Endrumaschi a cui la strada è intitolata. Con tutto il rispetto, per carità, ma non diteci che è un cognome presente sull'elenco del telefono con la stessa frequenza di Rossi, perchè sareste dei bugiardi. Ma anche il nome non scherza: Eutimio, che dal greco significa "buono d'animo". Speriamo di sì e che sia lui che voi ci perdoniate questa divagazione un po' irriverente. Ma altrimenti, che Deragliatore è?


L'anello mancante
Orbene, è vero che c’era un andirivieni di trattori che i Cobas del latte in parata se li scordano, per cui i nostri organizzatori, ai quali - anche se noi  “mo' stamo a scherzà” - va un grande plauso, hanno pensato bene di non nastrare qualche carraia per lasciare libero accesso ai mezzi agricoli, ma non hanno fatto i conti con la ciclosuonatura o peggio. Stando alla notizia apparsa in questi giorni sui quotidiani, sembra che gli antropologi abbiano trovato l’anello mancante tra l’australopiteco e l’homo erectus. È il ciclistapiteco, una scimmia antropomorfa che per morfologia pare quasi sia stata seduta vita natural durante sulla sella di una specialissima, ora resta da appurare se da strada o meno, ma viste le condizioni della viabilità del paleolitico, la prima ipotesi sembra da escludere. Anello mancante? Non fa una grinza. Non sappiamo se fosse un esperimento di Superquark o di Ulisse, ma un bel quintetto nonostante i ripetuti richiami belluini da parte nostra, ignorando la segnaletica si è involato in direzione sud verso le savane del Botswana, finché dopo un ultimo disperato richiamo quattro di loro accortisi dell’errore hanno fatto marcia indietro e sono rientrati sulla retta via. Quattro e non cinque. Il quinto non ha più fatto ritorno. Invano i giudici hanno atteso sul traguardo il numero 78. Il commissario di gara Uglòt de Ossàn, visto che sta lì ad un tiro di schioppo, è tornato in zona pure a notte fonda con una pattuglia del 113. Niente. Del 78 nessuna traccia, tuttavia un’inequivocabile conferma scientifica: l’anello mancante esiste davvero!!



"Cercateci" qui
Sabato c’è il GP Emiliana Trasporti a Carignano; domenica due opzioni: grande prima prova dell’Emilia Bike Cup di mtb organizzata dai laverdiani a Calestano oppure Memorial Carenzi su strada di 2^ serie a Roccabianca. Cercateci qui, ma con cautela, perchè...
 Attento ciclista...piteco,
                                                        il Deragliatore darwiniano ti osserva !!

P0scritto
Purtroppo siamo ancora un po' maldestri col layout del blog, ma appena possibile inseriremo un visualizzatore delle immagini delle gare. Par il momento vi rimandiamo ai siti:
- Cicloparma http://www.cicloparma.it/
- L'Udacino su http://www.newsciclismo.com/

giovedì 1 aprile 2010

Sull’Arka di Noa…ntri

Come saprete, l’espressione romanesca del titolo odierno 'di noantri' , ossia di “noi altri” sta a significare qualcosa che in scala locale o ridotta può essere paragonato ad un fenomeno, un luogo o un personaggio famosi. Ad esempio, visto che molti chiamano Parma la piccola Parigi, il nostro torrente potrebbe diventare la “Senna di noantri”. Però ce ne vuole della fantasia! Tutto ciò per dire che cosa? Per dire che nell’edizione 2010 del Memorial dedicato all’amico Beppe Luppino (Ciao Beppe!!) è risultato chiaro a tutti che nonostante il sole splendesse, per i colori parmensi è stato il diluvio universale. Nemmeno un successo, neanche se uno dei nostri durante la volata fosse stato in grado di fare un triplo salto mortale carpiato con la bici. Niente! E allora che fare? Affogare o cercare riparo sulla Nuova Arka? Capitan Mazinga Pagliani, E.T. Mo(on) Ruzzi e Mastro Bedolus del team cremonese hanno messo d’accordo tutti e adesso, da novelli Noè (mica quello della Liquigas, adesso alla Flaminia con Riccò, anche se per età ci siamo quasi col noto personaggio della Genesi) son già lì a fare le selezioni su chi imbarcare o meno.


I Cicloparmi, nonostante una campagna acquisti regale con l’arrivo di Mark Cavan-dish dalla Cinghiale, Claude My name Faria e Bart “ciucciati-il-calzino” Soncio dalla Fela, non sanno che pesci…pigliare. Per stabilire chi possa far parte dei predatori dell’Arka perduta (nello stesso senso dell’espressione di “perdere il treno giusto”) hanno deciso di istituire un reality interno a “selezione naturale” denominato l’“Isola dei furiosi”. Furiosi sì, perché dopo gli ultimi risultati dire che si è incazzati neri, è dire poco. Ma qual è il programma dei naufraghi? 300 kilometri al giorno di vallonato sulla pedemontana del Karakorum con mezza borraccia d’acqua e solo due barrette, una di riso soffiato al curry e l’altra con polpa di paguro e tapioca. Sai che goduria !? Chi resiste, resiste. Il Baso, subito al limite, impreca contro il centro estetico “Mombasa” reo fin da novembre di avergli alterato l’equilibrio idrico con sedute troppo prolungate sotto la doccia solare e così è già andato in nomination. Fario che ha previdentemente fatto scorte lipidiche durante l’inverno sta resistendo alla grande e ha buone chance di salire sull’Arka. Il Pava è giunto nel confessionale in stato confusionale dichiarando che senza l’antidoping si può vivere benissimo ma soprattutto vincere, concludendo con un accorato appello a Mamma Fra dicendo che al ritorno le avrebbe portato le mimose che lì stavano fiorendo proprio in quel momento. Peccato che l’8 marzo sia passato quasi da un mese! Per il Valera non c’è storia, il predestinato è Big Bozz Luciano, mentre il redivivo Pino Van Kammel con una volata per il 17° posto ha soffiato una cuccetta sull’Arka al Prof che ha chiuso con un “onorevole” 19° posto. Per i Silverbike è il patriarca in persona a fare autocritica: “Oggi non mi sono piaciuto”. Così il DS Maino a fine gara ha preparato un bel siringone di autostima da iniettare dritto sulle chiappe dei suoi corridori. X Factor-etti si è rifiutato dicendo che doveva fare il botox per le rughe alle natiche e non può mica farsi piantare degli aghi sul culo dalla mattina alla sera. In casa Hot Bike il solo Ampolla può per ora aspirare ad un posto sul natante lombardo, anche se con quel nome, mi sa che di acqua ce ne sta poca e si rischia comunque di annegare. Da ultimo i Refi: il Santo che ha già ricevuto di suo la beatificazione in quel di Pomponesco (vedi Storie del grande River 3, qui sotto nel post precedente) è per il momento hors categorie, così restano il Berry e Impero (de’ Sensis). Il primo si è dichiarato disponibile ad un igiene dentale gratuita per tutte le specie che lasceranno gli ormeggi sull’Arka, il secondo che le specie animali le cura “per mestiere” potrebbe tornare assai utile a bordo, sempre che secondo il famoso adagio ciclistico, improvvisamente gli asini non diventino cavalli da galoppo. Allora è lì che c’è bisogno. Ma questa non è più solo un’ipotesi biblica, è fantascienza!!


Non dimentecativi di connettervi al gran bel video della manifestazione di Alberto Dallatana cliccando:
http://www.youtube.com/watch?v=dT7HM8qqUVA


Appuntamenti & saluti
Bene. Il 3 aprile avete 2 opzioni: Memorial Giordani su strada a Madregolo o Trofeo Manghi di mtb a Fornovo valevole per il Regionale Udace organizzato da Free Bike. Noi in qualche modo ci saremo, non sappiamo dove, anche perchè non ancora dotati del dono divino dell'ubiquità. Per restare in tema religioso, col massimo rispetto dato che oggi è giovedì santo, cogliamo l'occasione di augurarvi Buona Pasqua, certi che sabato farete di tutto per rovinarvela dandoci così materiale per una nuova "spaventosa" puntata. Saluti.
                             
                                                              Keep on rockin' on a Free Bike...
                                                                                  Vostro devotissimo T.T.&T.