mercoledì 13 luglio 2011

CINNI


L’altra sera passando in Via Montanara, altezza Pizzeria La Vela, a bordo della mia Focus (che è una bici e non una Ford, lo dico a beneficio dell’ex sindaco, al quale darò sicuramente un dispiacere), sulle strisce pedonali mi hanno attraversato due “cinni” (termine che in bolognese definisce persone di quell’età indefinibile tra l’infanzia e l’adolescenza, e tanto a caro allo scrittore Stefano Benni), uno dei quali su una di quelle mountain da Ipercoop (lo dico senza sfumature negative, sono sempre e comunque delle bici e ben vengano) ha inopinatamente declamato a voce alta: “Domani, La Polverosa!”, ignaro del mio ruolo in merito. Sorpreso mi ha sorpreso, che un “cinno” così, specialmente quelli moderni avvezzi più alla Playstation o a Pato che ai freni a tampone di Garin, avesse sentito nominare la “nostra” Polverosa; ma poi non più di tanto. Perché ? Perché, per fortuna, in un’epoca fast food come l’attuale, la forza del passaparola di nomi, persone, di libri, “cose”, tappe e storie che attingono e si circondano di un’aura mitica, leggendaria o comunque, come nel caso specifico della pedalata storica di Monticelli, meno edonistica e consumistica, funziona ancora alla grande. Come è avvenuto anche all’ultimo Premio Strega, ad esempio, dove ha vinto “Storia della mia gente” di Edoardo Nesi, un libro scritto da un imprenditore di Prato che si è trasformato in romanziere quando ha dovuto chiudere la sua tessitura a causa della globalizzazione. Già, la globalizzazione, che bel dilemma!?! Funziona dunque, si diceva, la potenza delle idee e della memoria collettiva che si trasmettono con la "semplice" disposizione ad intrattenere normalissimi rapporti umani. Come ha funzionato quando Coppi e Bartali si sono ispirati alle gesta di Ganna, del “diavolo rosso” Gerbi e del campionissimo Girardengo; come ha funzionato per Adorni e Gimondi che, a loro volta, hanno probabilmente sentito il fascino dell’ “Airone” e dell’ “Uomo di ferro”, mentre i Moser e i Saronni si sono rifatti ai due campioni della Salvarani. E così via, lo stesso è valso per Bugno e per l’unico e inimitabile “Pirata”, Marco Pantani, ultimo dei grandi (in attesa di buone nuove). Le pagine successive di questo grande romanzo del ciclismo e, più in generale della nostra vita, si stanno ancora scrivendo. Ai “cinni”, che saranno i campioni, i cicloamatori o i tifosi di domani, il comando del joystick. Già sapere che questa possibilità esiste, è una grande consolazione.




lunedì 11 luglio 2011

ARIA FRESCA

Visto che ci rimproverano di essere logorroici, per una volta saremo brevi, telegrafici. Due sabati fa, complice una giornata soleggiata dall'aria fresca e gradevole, grazie agli amici filippellici, siamo finalmente tornati un po' seriamente alla bici pedalata e superiore ai cento chilometri sulle nostre verdi colline, che non finiscono mai di stupire, compresa la "direttissima" (tratti al 16-17%, secondo il Garmin di Kollas) che da Quinzano porta a Neviano Arduini, evitando i ben noti, ma più agevoli tornanti.
Niente di speciale in questo post, solo un tributo a chi della bici e del contatto con la natura, vento e sole compresi, ha fatto una passione. Grazie, ragazzi!
 Solo "aria fresca", non avvelenata da inutili polemiche di gente che non sa quello che dice.
Aria fresca anche nel video dei Quicksilver Messanger Service, con un pensiero a tutti quelli che hanno militato in questo fantastico gruppo della West Coast americana degli anni Settanta e che se ne sono andati troppo presto: dalla chitarra psichedelica di John Cipollina, alle tastiere incantatrici di Nicky Hopkins, alla voce del grande Dino Valente.


e nella versione live del 1971...

mercoledì 6 luglio 2011

I "CICLOAMATORI DELLA DOMENICA"

"le corse si fanno sulle piste apposite, non sulle strade pubbliche. è ora di darci un taglio a questi cicloamatori della domenica che girano con biciclette che neanche potrebbero circolare per strada..."

Commento scritto da tale ex sindaco su www.gazzettadiparma.it relativo alla vicenda che riguarda la caduta di alcuni cicloamatori occorsa domenica 3 luglio 2011.



Intanto, egregio ex sindaco, visto che a quanto pare Lei ha ricoperto cariche pubbliche, cerchi di usare correttamente l'italiano: dopo il punto fermo ci vuole la maiuscola. Poi mi preme dirLe che il Suo è un commento fazioso, pieno di inutile sarcasmo e di livore, prodotto di una "sottocultura" (sia nel senso di gruppo a sè stante, purtroppo ampiamente diffuso, sia in quello - per mio personalissimo parere - di "minus habens") della motorizzazione di massa imperante e miope, fautrice dello spreco, dell'inquinamento e dello spregio all'ambiente (quante strade che consumano malamente ettari di territorio si costruiscono in nome del traffico automobilistico ??).
Mi spiace, ma non ci siamo. Il Suo è un presupposto capzioso, perchè i cicloamatori della domenica (chissà perchè quelli della "domenica" ? Se uno va al giovedì, allora è immune dai Suoi strali? Mah ?? Mi scusi, ma da docente di lettere Le dico che la Sua espressione è una palese contraddizione in termini e già qui il Suo discorso fa acqua)  non sempre sono immuni, è vero, dal mancato rispetto di alcune norme del codice della strada (in qualche caso può essere comprensibile e quindi si può tollerare, non trova ?) ma anche tanti automobilisti non sono da meno. Lo sa Lei quanti abusi commettono in merito ad eccesso di velocità, sorpasso in presenza di linea di mezzeria continua o nell'utilizzo del telefono cellulare alla guida ? E allora siamo pari! Anzi, noi ciclisti siamo nettamente in credito.
Lo sa Lei che una volta, facendo ritorno da solo (quindi nè in - regolare - fila indiana, nè tantomeno appaiato) da  Langhirano ho dovuto mettere piede a terra sulla banchina laterale perchè un vero e proprio "gentleman" del volante con il suo tanto enorme, quanto inutile Suv ha superato la bellezza di cinque autovetture in fila oltrepassando la linea continua, invadendo quasi del tutto la mia corsia di marcia e, continuando tranquillamente a conversare al cellulare, ha ignorato del tutto la mia presenza sulla carreggiata ?
Ma forse è questo il punto di vista da cui si osserva la mobilità stradale, ossia la cecità totale nei confronti del prossimo (specialmente se utente "debole" quale pedone o ciclista), caratteristica peculiare di questa sempre più vasta pletora di arroganti e di presuntuosi patentati che sta trasformando una città e una provincia dove la civiltà della bicicletta ha una tradizione centenaria in un caotico e sempre più inestricabile groviglio di lamiere a quattro ruote, rendendo il nostro territorio sempre più invivibile .
Non sarà mica uno di quelli pure Lei ? 
Ci sarebbero molte cose da aggiungere, ma per decenza mi fermo qui.
Voglio solo ricordarLe che forse in pista dovrebbero andarci questi "Alonso della domenica" (tanto per usare un'espressione a Lei cara). Avessimo piste e piste ciclabili degne di questo nome, forse (dico forse perchè le nostre "specialissime", che secondo Lei non dovrebbero nemmeno circolare per strada, di sicuro non sono molto adatte alle ciclabili così come oggi sono concepite e realizzate) potremmo riuscire anche a sfruttarle, ma Le ricordo comunque che la bicicletta - secondo il codice della strada - è equiparata ad un veicolo, tanto quanto una motocicletta, un'autovettura o un autobus. Ergo... la strada è di tutti e non saranno certo quelli come Lei che ci impediranno di transitarvi, con il nostro spirito libero, la nostra fantasia e la nostra passione che è sicuramente un antidoto alla mortifera attitudine di utilizzare l'auto comunque e dovunque. Sia solo per arrivare al bar all'angolo della propria via, come capita a tanti "atleti" del bicchiere e della sigaretta. Perciò...
 
 
                            W LA BICI E W I CICLOAMATORI
 
 
ATTENTI, PERCHE' SIAMO IN TANTI...                           


                                                                                           Il Deragliatore
 

giovedì 28 aprile 2011

SULLA VIA DEL (NON) RITORNO

L'umore è quello che è, il tempo da dedicare al blog, pure. Tante promesse, nessuna promessa. Lo abbiamo scritto fin dalla prima pagina. Nessuna garanzia per nessuno. Tantomeno per chi si cimenta nelle volate. Non vale nemmeno la pena di scriverne, lo hanno già fatto in troppi (cfr. forum vv. in rete), il più delle volte con degli inutili sproloqui. Laddove manca la materia grigia, non c'è da attendersi granchè. Succede ovunque, figuriamoci se non capita fra i cosiddetti corridori. Francamente non mi sono mai sentito tale e altrettanto francamente mai e poi mai un dopato, casomai...
un ciclista psichedelico!!

                           ATTENTO CON QUELL'ASCIA, EUGENIO
           (che non è nè il nostro amico "Justcavalli", nè  Montale)

                                                         BUONA VISIONE
                                            

domenica 6 marzo 2011

UNA GARA VERAMENTE...BIONICA!

Non appena possibile, commenti, curiosità e amenità varie sulla terza splendida edizione della X-Bionic Challange di Asola, una volta tanto baciata da una bella giornata di sole, quasi primaverile...ma non scopritevi perchè domani torna l'inverno! Fanc...
Ma Giuliacci che 'zzo spara che lunedì arriva la primavera ?? Anche le previsioni meteo non tengono conto del "paese reale..."??

martedì 1 marzo 2011

SENZA TITOLO

Probabilmente non avremmo nemmeno il diritto di commentare una notizia come quella appresa la sera di sabato. Non avremmo il diritto in uno spazio come questo, legato al mondo dello sport e del tempo libero di ognuno di noi, ma non si può tacere di fronte a qualcosa di così mostruoso. Ho visto che anche gli amici di altri blog del settore hanno fatto altrettanto, significa che, anche in un mondo apparentemente "vano" come quello del ciclismo amatoriale, c'è un sentire comune. Forse è un buon segno.

 Dopo tre mesi, è stato ritrovato il corpo straziato della piccola Yara Gambirasio. Era in un campo e ci è venuto da pensare a quante volte con le nostre bici attraversiamo spensierati dei campi, felici di stare in mezzo alla natura, lontano dall’ansia del traffico. Come stride l’immagine di quel campo, che dovrebbe essere, col naturale alternarsi delle stagioni, il simbolo della vita stessa; come stride l’immagine di quel campo dove la vita di una ragazzina per qualcuno non ha avuto nessun valore.

lunedì 28 febbraio 2011

GOLENA PROFONDA

Sculazzo Production presenta:
“GOLENA PROFONDA” di Gerard (Damiano)'Uranio' Umbano
con Bicippide, Beep beep…asquali, Ugo Crostolo, e altri 500 ca.


Detto, fatto. Nonostante Umbano (Sculazzo’s team manager, che compare in prima linea anche nel nostro post del 17 febbraio “Won’t get fooled again”…sì, l’abbiamo scoperto, è proprio lui!) si fosse camuffato da meteoman, che Stefano Ghetti di TG Meteo Emilia-Romagna è un ombrellaio al confronto, e avesse previsto sole africano in Valpadana, tra sabato e domenica è piovuto tutta notte e quelli che erano erbosi argini del grande fiume sui quali già qualche timida violetta di marzo faceva capolino, si sono trasformati in un pantano che nemmeno la bonifica delle paludi pontine sarebbe riuscita a riportare ad una condizione umanamente, almeno per noi, ciclabile. Sabato, in prova, la Ktm di Bicippide (il nostro inviato alla terza edizione della River Marathon Cup) non dico avesse osato il volo dell’airone, trampoliere al quale è dedicato il nome della manifestazione e il cui appellativo fu attribuito pure al mitico Fausto Coppi, ma qualche svolazzata tarchiata da fagiano, tra un campo e un pioppeto era riuscita a farla.


Domenica il disastro assoluto! Subito dopo il via, prima della conclusione del giro di lancio (a posteriori, ci vuole un bel coraggio a chiamarlo così...), si doveva transitare per il micidiale argine del Crostolo, già proprio quel simpatico torrentello che caratterizza la città “tanto amata” da noi parmensi !!! (scherzo, qui al Deragliatore siamo dei grandi estimatori del popolo reggiano, tant’è che vi annuncio che forse a giugno faremo delle preserali mtb congiunte PR-RE o viceversa). Gli scorsi anni, a parte qualche buca, si filava abbastanza lisci verso il Lido Po dove da sempre è collocato il traguardo o il passaggio delle due tornate da fare. Quest’anno, no. Già l’approccio al tratturo si presentava lievemente limaccioso, poi man mano ci si addentrava nella golena la consistenza della melma andava assumendo proporzioni “bibliche” soprattutto se si parte dietro a cinquecento o più “vandali” scatenati che nel breve volgere di cinque minuti hanno reso il tracciato pressoché impraticabile, in particolare se non si dispone di un ormai “elementare” e imprescindibile set di freni a disco e non di w-brake. Passi per la 26”, la 29” è ancora un lusso da élite, ma almeno avere dei freni che se tiri su il fango, tra il ponte della forcella e la ruota non ti si formino dei quadrelli (mattoni, in parmense) pronti da cuocere nella fornace di Casaltone, è il minimo vitale. Ma il nostro Bicippide è uno all’antica, tant’è che ha preso il nome dal suo collega greco Fidippide, quello che dopo la vittoria degli ateniesi sui persiani a Maratona corse verso la sua città distante i circa 42 chilometri che oggi designano l’omonima specialità olimpica, per annunciare il successo e poi schiattò di crepacuore. Schiattare no, ma rimanere conficcati lì nella mota infida, per omnia sæcula sæculorum può darsi. Tanto all’antica che forse era l’unico con quei freni in circolazione. Eppure Umbano, il regista, ci aveva avvertiti: "Ma la fai con quella lì?" "Sì, non c'ho altro!" Chi è causa del suo mal, pianga se stesso. E a momenti era così, calde lacrime a riscaldare il freddo vento invernale. Bello poi l’intervento di uno spettatore (magnificamente interpretato, per l'occasione, dal grande Ugo Crostolo, pseudonimo assolutamente attinente con la località di entrata in scena del personaggio) che predicava agilità. Qualcuno in gruppo tuttavia, passandogli a lato, gli ha “gentilmente” spiegato in termini anatomici dove dovesse collocarsi la necessaria e tanto auspicata agilità! Ripresosi, Bicippide s’era “intagliato”, dopo la prova del giorno precedente che il successivo tratto di golena avrebbe potuto essergli fatale, così ha preso dritto per il pioppeto soprastante, mentre gli altri annaspavano passando davanti ad un fantomatico flash collocato lì a bella posta da un sadico fotoreporter deciso ad immortalare i cadaveri ambulanti che s’imbattevano da quelle parti. Per Bicippide niente foto (chi froda è meglio non lasci tracce, n’est pas?) e numerose (??) posizioni guadagnate. Un’ora di gara e poco più di 14 chilometri percorsi: neanche la testuggine greca (tanto per rimanere in ambito geografico), uno tra gli animali più lenti della Terra, a momenti riesce a far peggio. Terminato questo tratto, qualcuno con un’uscita degna del più famoso ragioniere del grande schermo, Ugo Fantozzi, urla: “ormai è fatta!” Assolutamente ignaro che il peggio doveva ancora venire. Su e giù dagli argini per trovare una striscia d’erba dove la ruota posteriore facesse presa, poi il micidiale singletrack cosiddetto del “campo arato”. A destra un argine infestato di ogni genere di arbusto spinoso: passarci su neanche per sbaglio, pena un supplizio da inferno dantesco; a sinistra una distesa di zolle appena rivoltate dall’aratro che se per caso uno ci finiva in mezzo non so se  poteva raccontare ai suoi nipoti di averla...sfangata (participio passato quanto mai appropriato). L’unica via era il sentierino posto nel mezzo, che al passaggio del nostro eroe aveva subito l’onta dell’orda barbarica di almeno seicento ostrogoti delle ruote grasse, che non rimaneva altro che farselo a piedi, accennando una corsetta spingibici, tanto per darsi un contegno. Ma veniamo al gran finale: la speranza di concludere la corsa col secondo giro ormai è diventata un’utopia. E’quasi mezzogiorno e gli Sculazzo hanno già buttato giù la pasta e uno non può mica presentarsi a pranzo, soprattutto di domenica, con due ore di ritardo! Semmai ci fosse stato qualche dubbio, ci ha pensato Beep-beep …asquali a levarceli: si ripassa a bordo Crostolo, ma di croste (che brutto gioco di parole, vabbè sarà la stanchezza) nemmeno l’ombra. Come Riccardo III nella Guerra delle Due Rose che vedendosi perduto gridò nel pieno della battaglia “il mio regno per un cavallo”, così il nostro inviato urla nel silenzio “il mio stipendio per un bastoncino” col quale pulire le ruote e cercare di giungere al traguardo. L’operazione richiede tempo e non è il caso di farla nel bel mezzo del percorso soprattutto se sta arrivando “sua maestà” the Italian Champion, che giustamente chiede spazio, anche se ha schiantato gli avversari relegandoli ad oltre 10’ (sì, avete letto bene, dieci minuti anche in lettere, come sui bollettini postali gli euro, è uguale). Quello dell’agilità, sempre lì nei pressi (spero avesse un paio di stivali, se no sua moglie ha chiesto il divorzio il pomeriggio stesso), un vero genio, fa un’altra delle sue uscite: “a sinistra, Fabio, ghè pusè dür!”. Non so dove ha visto che a sinistra il terreno fosse più compatto e non so nemmeno se si era fumato una canna tradizionale o una di palude. Noi propendiamo per la seconda ipotesi, la cannabis padana, quella con cui i nostri vecchi intrecciavano i cavagni, a detta di chi l’ha provata, è molto più efficace di quella giamaicana perchè vegeta sugli stessi suoli del lambrusco. Ecco perché ogni tanto nel pioppeto si sentono risuonare dei bonghi!


Il paragone tra l’airone della Bianchi, se nel nostro “piccolo” non è troppo irriverente, credo che col vincitore delle ultime due edizioni della River possa starci. Grande Beep, soprattutto perché rifilandoci oltre 20 chilometri di distacco e doppiandoci ci hai consentito di fare un giro in meno!!

BUNGA BINGO  BONGO VOGLIO ANDARE FINO IN CONGO Anche a noi però, come alle altre centinaia di partecipanti, tocca il nostro airone: infatti sul traguardo ci viene consegnata una splendida “medaglia” a foggia di pignone che al suo interno reca il simbolo di un airone in volo. Mica la patacca di fango del Congo-belga (con tutto il rispetto), quella ce l’abbiamo stampata sulla maglia e nel pomeriggio ci vorranno quattro lavatrici per tirarla via.

PS: Pare che Umbano si sia già sbilanciato per l'edizione 2012. Il ristoro sarà collocato in uno di quei "pied-a-terre" (da pesca) in legno che sorgono lungo il percorso. Oltre ai bonghi, ha promesso il bunga-bunga. Fate voi!!

PS del PS: Uno di quei "casotti" è proprio sullo sfondo mentre il nostro Bicippide sta passando inquadrato dalle telecamere di Ultimokm.net. Vedi:
http://www.ultimokm.net/visualizza_gara.php?idgara=723)

Sarà un caso o un casotto ??





CREDITS
Amici, come sempre abbiamo scherzato. E’ il nostro modo per tributare un sentito ringraziamento (diciamo sul serio) ai ragazzi del Team Sculazzo Italia che si sono prodigati per rendere meravigliosa questa manifestazione e che a noi, nonostante l’ironia con cui l’abbiamo descritta e nonostante una giornata con un tempo veramente inclemente che ha un po’ rovinato la festa,  è rimasta comunque nel cuore. Personalmente anche se abbiamo tribolato parecchio soprattutto a causa di un mezzo inadeguato, ci siamo ugualmente divertiti. Anzi, le difficoltà fanno sentire più vivi e rendono eroico anche il risultato di chi come noi, si è confuso, anonimo, tra la folla di quelli che erano lì e che in gran parte crediamo abbiano provato le medesime sensazioni. Ci spiace non aver preso parte al pasta-party, ma francamente i piedi gelati hanno consigliato un precoce ritorno a casa. Sarà per la prossima Airon o la prossima tappa, l’X-Bionic di Asola che bussa già alle porte.

PER CHI VOLESSE RIVIRE LE EMOZIONI DELL'AIRONBIKE 2011 CONSIGLIAMO DI CLICCARE SU http://blog.libero.it/teamsculazzo/ 

PER CHI INVECE VOLESSE "QUELLE" DELLA 2^ RMC CONSIGLIAMO DI CERCARE I NOSTRI POST "STORIE DEL GRANDE RIVER" DEL 27-30-31 /3/ 2010 SU QUESTO BLOG



                                               IMMANCABILI I VIDEO



sabato 26 febbraio 2011

A-IRON BIKE

Gli aironi non li ho visti, in compenso per fare campi e argini a tutta ci vogliono polmoni e garretti di ferro (iron, in english): siamo appena tornati da un test sul tracciato dell'Airon Bike di Guastalla, prima prova della River Marathon Cup in programma fra poco più di 12 ore. Tracciato quasi tutto off road, veloce perchè asciutto, tranne qualche passaggio in golena ancora un po' pesante, che farà da scrematura. Grande organizzazione, nuovo tendone per pasta party, bel pacco gara, molta cortesia da parte dei mitici Sculazzo's...insomma tutti gli ingredienti per una grande giornata, anche se il meteo non promette niente di buono a differenza di oggi pomeriggio quando splendeva il sole e la temperatura era salita in doppia cifra. Ma noi rudi biker delle terre basse non temiamo nulla, neanche la campagna di Russia! A più tardi... D.

domenica 20 febbraio 2011

TROFEO D'INVERNO

APPUNTAMENTO A GIOVEDI'...

INTANTO PER CHI VOLESSE VISIONARE LE FOTO DI RIVAROLO QUESTO IL LINK:

http://www.poltorrile.com/new/amatori/e107_plugins/coppermine_menu/thumbnails.php?album=8

giovedì 17 febbraio 2011

WON'T GET FOOLED AGAIN


Ho ritrovato questa immagine sul mio cellulare, probabilmente avevo dato la mia Olympus a Fostò e l’ho scattata col telefonino mentre ero in giro a supervisionare che sul percorso andasse tutto bene. Ma chi è il biker misterioso anche per via della mascherina, che fra buche e serpentine gli dev’essere scivolata giù dalla bocca, who is…?? Che sia del Team Sculazzo è chiaro…ma sul resto, non avendo gli ordini di partenza, non so dirvi nulla. Non c’è bisogno di “Chi l’ha visto ?”, qualcuno fra i nostri lettori lo conoscerà di sicuro e non c’è bisogno di “Superquark” per annunciare che i mitici Sculazzo’s ( http://blog.libero.it/teamsculazzo/) sono già all’opera per l’edizione 2011 dell’Aironbike di Guastalla, prima prova della River Marathon Cup. Inutile dirlo, noi del Deragliatore, come l’anno scorso, saremo là col un nostro inviato, Bicippide, la versione ciclistica di Fidippide, il primo cronista della vittoria greca di Maratona, la cui storia è ben nota e se non la sapete andate su Wikipedia, asnòni che non siete altro!!!
Inevitabile per tutto ciò la colonna sonora di Pete Townshend e di suoi Who… e inevitabile pure un saluto al new follower, Sandropan: welcome into this crazy world!
E poi,ogni tanto, un po’ di gnocca , noooo??? Eccovi serviti, rigorosamente in tema.


FOOLED VIDEO
IN MEMORY OF KEITH MOON AND JOHN ENTWISTLE


STAY TUNED

martedì 15 febbraio 2011

MONNALISA

MONTICELLI FEB. 5.11

L'AMICO "KOLLAS" CI HA DEDICATO UN SERVIZIO SUL SITO  DEL SUO TEAM SOPRATTUTTO CON FOTO DEI FILIPPELLICI IN GARA.
PER CHI VOLESSE DARE UN'OCCHIATA, QUESTO E' IL LINK: http://www.filippellibike.it/ OVVIAMENTE NELLA SEZIONE "FOTO"
Dove eravamo rimasti …ah sì: dopo l’orgia (non pensate subito a “quello”, in italiano il vocabolo è anche sinonimo di “gran quantità”, “profusione”) di post monticellesi, finalmente ci siamo rituffati nelle gare gareggiate e domenica scorsa siamo stati nella lizza di San Secondo, seconda tappa del Trofeo d’Inverno sulla quale non ha brillato il sole, ma le arance tarocco del ristoro sì. Il tutto meriterebbe una puntata, ma in questi giorni il Deragliatore è un po’ incriccato e quindi vi rinvio alla prossima, magari già giovedì. Vi sono debitore di un resumé delle due prove, nello stile classico, ossia quello rocambolesco-lapalissiano-cambronniano  (in una parola da cialtroni o "simpatiche canaglie", fate voi, quali siamo) col sorriso beffardo che ci compete, lo stesso che in auto sulla via del ritorno dalla bassa parmense ci prende mentre Radio Capital diffonde Monnalisa, con le formidabili note del grande Ivan Graziani.

Vorrei ringraziare tutti i nostri fan, questo mese abbiamo ricevuto qualcosa come 2000 visite, che per noi è un record: Ringrazio in particolare i nostri follower abituali Robert W., Marco e Mtb Libero (siete dei grandi...se avete scelto il Deragliatore...state lì che presto saremo anche su Fecebook), ringrazio anche tutti quelli che lasciano un commento, bello o brutto che sia, in particolare saluto Localove che ne ha postati un paio con apprezzamenti sulla gara.

Per tenervi buoni, vi linkiamo le foto di Nick.gando (che se ne sta bel bello a sciare e quindi hai voglia recapitargli la chiavetta da 8 giga per farsele caricare) presenti sul sito di Cicloparma, oggi http://www.gbsportbike.com/

Per le foto, cliccate:


E per la gioia dei classificomani (quelli che se non sanno chi è arrivato ottantaduesimo gli viene un attacco di panico) anche il link di quella di San Secondo.
Eccolo:

Soddisfatti ?? Noooo ?? Alora l’è l’istés !!

         BECCATEVI IL VIDEO E...STAY CONNECTED




sabato 12 febbraio 2011

UNA GOCCIA DI SPLENDORE

MONTICELLI, CAMPO GARA UNA SETTIMANA DOPO


recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie
coltivando tranquilla
l'orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine

per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità …
                                     (F. De Andrè, Smisurata preghiera)

LA NOSTRA FILOSOFIA E' QUESTA, A MAGGIOR RAGIONE IN TEMPI COME QUELLI CHE STIAMO VIVENDO, PROCEDERE ANCHE CONTRO CORRENTE SE NECESSARIO, PUR DI REGALARE A CHI CI STA INTORNO UN MOMENTO DI GIOIA, SOLO PER IL PIACERE DI FARLO, SENZA SECONDI FINI NE' INTERESSI. TUTTO QUI. GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO VOLUTO CONDIVIDERLO CON NOI. VI ASPETTIAMO IL PROSSIMO ANNO, A BRACCIA APERTE.

SE PORTATE PAZIENZA, APPENA POSSIBILE NUOVE FOTO DELLA GARA, MA NON PERDETEVI QUELLE DEI GIORNI PRECEDENTI CHE SONO GIUSTO UN PO' PIU' IN BASSO, BASTA FAR SCORRERE IL CURSORE: MOUSE, TASTIERA O DITO INDICE DI CUI DISPONIATE!

mercoledì 9 febbraio 2011

DARE I NUMERI

Francamente, dopo 52 premi consegnati a vincitori e piazzati, dopo quasi 4 kilometri di nastro biancorosso riavvolto che "Berta filava" mi fa una pi..a, 160 picchetti cavati e caricati in auto, 130 numeri che sembravano passati nel letamaio "graziosamente" collocato nel "campo 1" detto anche "campo-basso" e, d'ora in poi, "campo-massa" (termine quest'ultimo con il quale dalle nostre parti viene designata una concimaia) lavati, phonati e pettinati, dopo quasi 500 foto postate e forse altrettante da postare, il Deragliatore dà i numeri e a momenti non sa più dove sta di casa. La verve dei mesi scorsi è un tantino zoppa e fatica a tornare, ma c'è la soddisfazione di aver fatto comunque qualcosa di bello, anche se questo blog si è un po' trasformato in uno strumento di servizio più che in un contenitore satirico sul pazzo pazzo mondo del ciclismo amatoriale parmense e non solo. Qui sotto, cliccando sullo speaker, fratello gemello del Deragliatore, vi si aprirà il fantastico mondo delle foto scattate da P.gando (che è meglio di greco e forse anche di P.greci inopinatamente fermato  dai giudici dopo 3 giri, assieme ai Supergentleman, lui che per ragioni anagrafiche viaggia ancora senza il Super e che quindi i giri se li doveva cuccare tutti) che ringrazio veramente di cuore: alcune sono da copertina, roba che BS o altre riviste patinate se le sognano. Bravo P.!!!
Se riesco, nei prossimi giorni posterò le foto di Nick.gando. Di solito non sbaglia e quindi avrete a disposizione un bel malloppo di autentici gioielli iconografici (ehilà, che parolone!!).
Per chi non ne avesse abbastanza vi consigliamo di tener d'occhio il sito di Rocco: http://www.roccozizza.it/ 
che credo abbia già pubblicato le sue foto (accattatevelle!!), la "Gazza" di Parma, Il Ciclismo Udace e i siti:
 http://www.newsciclismo.com/, http://www.veloclubvalera.it/,  http://blog.libero.it/UDACEPARMA/ , http://www.gbsportbike.com/, http://www.loradelludace.com/

Se torna l'ispirazione, prossima puntata dedicata a Silver & the family stone(d), con ampio resoconto tragicomico sulle 2 gare, cross e mtb.




Nei post precedenti, classifiche e foto: date un'occhiata sotto...   

E a proposito di numeri, eccone la serie cantata da Branduardi:

CLASSIFICA MTB

ECCOLA!
CON UN PO' DI ACROBAZIE INFORMATICHE, SIAMO RIUSCITI AD INSERIRLA.
BUONA VISIONE.
http://www.scribd.com/full/48517959?access_key=key-ngau5tbfbeskzpxxq97

martedì 8 febbraio 2011

LAVORI IN CORSO...

POST PROVVISORIO CON CLASSIFICHE CICLOCROSS & SINGLESPEED.
APPENA POSSIBILE MTB ASSOLUTA PRIMI 10 + DI CATEGORIA + ALTRE FOTO




CLICCATE SULLE CLASSIFICHE PER INGRANDIRLE

STAY TUNED

LE MIE FOTO E QUELLE DI FOSTO' CON LA MIA OLYMPUS

SECONDO POST DI FOTO: SE VOLETE VEDERE LE PRECEDENTI, "SCROLLATE" IL BLOG VERSO IL BASSO E TROVERETE QUELLE DI PEPPINO E DI DADDY. PER LE CLASSIFICHE E ALTRE FOTO DOVETE ATTENDERE LA NUOVA PUBBLICAZIONE. GRAZIE DEI COMMENTI (CONTINUATE A FARNE, ANCHE SE NEGATIVI VANNO BENE LO STESSO) E DEI PREZIOSI CONSIGLI. SICURAMENTE IL PROSSIMO ANNO CI SARA' LA GRAN COMBINATA CROSS+MTB...+GORIZIANA AL BILIARDO DEL PUNTO BLU (NOTO CIRCOLO DI MONTICELLI, PER CHI NON FOSSE DEI DINTORNI)!!!

CLICCATE QUI SOTTO SUL "PERSE", 1° SINGLESPEED, E ...
NON VE NE PENTIRETE!!

domenica 6 febbraio 2011

ECCO ALCUNE (!) DELLE FOTO



Queste sono solo alcune delle foto (cliccate su quella che vedete) scattate sabato. Per foto professionali che potrete acquistare fra poco ad un prezzo onesto vi rimando al sito del fotografo ufficiale della gara, Rocco Zizza:
http://www.roccozizza.it/

STATE CONNESSI, NEI PROSSIMI GIORNI ALTRE IMMAGINI, CLASSIFICHE, COMMENTO PIU' O MENO SATIRICO CON ANNESSI VIDEO MUSICALI, E COME SI DICEVA NELLE FESTE DELLE BALERE ANNI SETTANTA, ...
"RICCHI PREMI E COTILLON"!

e... parafrasando il sommo poeta:
"LASCIATE OGNI (TIPO) COMMENTO O VOI CH'ENTRATE!"

                COMMENTS ARE WELCOME!!

VISTO CHE UN PO' DI SCOMPIGLIO NELLA QUIETA CITTADINA TERMALE DI MONTICELLI, ANCHE CON UN PO' DI HARD ROCK CHE HA ACCOMPAGNATO LE PARTENZE, LO ABBIAMO PORTATO...QUI CI STA BENE UN PO' DI CLASH:

Ora il re ha detto al negro
Devi lasciar perdere il reggae
Il petrolio nel deserto
È schizzato alle stelle
Lo sceicco ha guidato la sua Cadillac
Si è fatto un giretto giù in città
Il muezzin stava lì
Sulla griglia del radiatore 
 
Allo sceriffo non piace
Che si suoni il rock nella Casbah
Che si suoni il rock nella Casbah


CE L'ABBIAMO FATTA!

GRANDE, DURISSIMA GARA...
TANTO SOLE, MA ANCHE TANTO FANGO

TRIONFANO CORRADINI NEL CROSS, PERSEGANI NEL SINGLESPEED E PASQUALI CONCEDE IL BIS DEL 2010 NELLA MTB

MA BRAVI TUTTI E SOPRATTUTTO GRAZIE DI AVER DATO VITA AD UNA SPLENDIDA GIORNATA DI SPORT, DI FATICA E DIVERTIMENTO


APPENA POSSIBILE, COMMENTI E LINK PER IMMAGINI DELLA GARA

sabato 5 febbraio 2011

VIA DEL CAMPO...DOLCENERA


dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior (F. De André)


Via del campo: non c’è miglior modo per concludere questa serie di post di presentazione visto che soprattutto di strade in erba si tratterà. Ma la ragione è un’altra: nel testo viene usata la parola “letame” (dalla quale per altro deriva l’aggettivo lieto perché un tempo più letame si aveva da sparger sui campi, più si era contenti, cioè appunto “lieti”) che calza a pennello con quanto è occorso giovedì mattina mentre si andava a piantar picchetti: all’orizzonte è comparso un potente trattore con tanto di rimorchio che ha scaricato una vagonata di fumante stallatico dritto dritto sul terreno di gara. Increduli per quello che stava avvenendo abbiamo chiesto spiegazioni all’ignaro trattorista, il quale nulla sapeva e quindi ha terminato il suo lavoro. Incerti se disperarci o ridere di questo episodio che ha veramente del fantozziano, abbiamo fatto di necessità virtù, aggirando questa muraglia cinese di sterco e paglia, il cui color marrone testa di moro risalta a meraviglia sul bianco della recente nevicata. C’è chi proponeva di inserirlo nel percorso come ostacolo artificiale per i crossisti… se lo avessimo voluto creare a bella posta non saremmo arrivati a tanto, ma poi, in fin dei conti il male non viene sempre per nuocere, anzi, lì in messo alla dantesca “diserta piaggia” questa “aulente” (ma ci hanno garantito che in 3 giorni l’odore se ne sarebbe andato) barriera movimenta un po’ il paesaggio. Semmai ce ne fosse bisogno!
Orbene, il meteo prevede temperature in rialzo e sole splendente nel cielo terso. Nessun auspicio migliore:
          
           SARA’ UNA GIORNATA MEMORABILE


Tuttavia un po’ di scaramanzia apotropaica non guasta, perciò citeremo anche “Dolcenera” , sigla di “Ma che tempo che fa”, brano che narra, anche in genovese, la storia di un adulterio mentre imperversa un diluvio “che porta via, che porta via la via”

 
Amiala ch'a l'arìa amìa
cum'a l'é cum'à l'é
amiala cum'à l'arìa amìa
ch'a l'é le ch'a l'é le

Guardala che arriva
guarda com'è com'è 
guardala come arriva guarda
che è lei che è lei


COMUNQUE: IN BOCCA AL LUPO A TUTTI













mercoledì 2 febbraio 2011

SGUAZZARCI DENTRO

              NEL CASO QUALCUNO PENSASSE IL CONTRARIO...

      SABATO SI CORRE, E BASTA!

                                                  ASTENERSI
         CAGADUBBI, FIGHETTI, MEZZEPIPPE E PIPPICALZELUNGHE

Sia quel che sia, neve-fango-"mòlta"-sabbie mobili-ecc., noi siamo pronti a "sguazzarci dentro", come recita il titolo della hit del momento "Rolling in the deep", cantata da Adele. Mentalità belga, ovvero: quando le avversità diventano una risorsa! Guardatevi i cross fiamminghi e poi mi dite. Oltre al video, postiamo anche il mtbtrack. Quasi - 2, alla gara, mentre fuori c'è - 4, e fra poche ore saremo là a piantar picchetti e a fettucciare per bene, confezionando il tracciato come un pacco dono. No, il fiocchetto non ce lo metteremo, quello tocca a voi. Il meteo sembra favorevole, ma anche se non lo fosse, tenetevi pronti a scatenare l'inferno !





          SERVIZIO PHOTOCAM METEODERAGLIATORE.IT


                            STATEVE ACCUORTE

martedì 1 febbraio 2011

LA BALENA BIANCA


Laddove non era riuscito il Capitano Achab, ci hanno pensato Di Pietro & Co. nell’ormai lontano 1992, con lo scandalo di Tangentopoli, ad arpionare definitivamente Moby Dick, ossia la balena bianca, celebre alias di un partito che sembrava destinato ad essere eterno: la Democrazia Cristiana. Invece, nel breve volgere di pochi mesi il colosso di Piazza del Gesù, s’inabissò, scomparendo per sempre (sempre ??) dalla scena della storia. Orbene, che c’entra tutto questo a – 3, massimo – 4, dal mtb+cross+singlespeed più bloggato (sarà vero?) della storia ? C’entra, c’entra, perché dopo lo squalo padano, le ondulazioni del terreno, completamente ricoperte di neve, ricordano la leggendaria gobba del cetaceo più famoso della letteratura mondiale. Il nostro, contorto come sempre, ragionamento era partito dall’aggettivo bianco – assolutamente inevitabile, visto quel po’ po’ di roba che s’è depositata sui campi di Monticelli – abbinandolo ad un sostantivo inerente la fauna esotica, non per una bizzarra elucubrazione di una mente insana (anche se forse ormai è così), ma perché tutto ciò si prestava all’abbinamento più o meno azzeccato con un brano (e quindi video) musicale. Moby Dick dei Led Zeppelin, con l’indimenticabile John “Bonzo” Bonham in forma strepitosa (vi consigliamo pure “No Quarter”, personalmente la ns. preferita del gruppo capitanato dalla premiata ditta Plant & Page, con un John Paul Jones al piano elettrico, inarrivabile) e poi 2 italiane da urlo: L’era del cinghiale bianco di un Battiato d’annata e, incredibile ma vero, l’Elefante bianco degli Area, metafora di quel potere mastodontico e greve che attanagliava il Belpaese nei furiosi Settanta. Che tempi (nel bene e nel male) ragazzi. Io c’ero…perché son vecchio! Tornando a bomba, allora: No quarter, non c’è niente da fare, neve o non neve non ci fermiamo: sarà una lotta veramente senza quartiere!

"CORRI FORTE, RAGAZZO CORRI ... GUARDA AVANTI, NON CI PENSARE, LA STORIA VIAGGIA INSIEME A TE" (AREA)









                  NEXT XXX ??

lunedì 31 gennaio 2011

SNOWTRACK

Dunque, dunque, dunque…ricapitoliamo: all’inizio di questa serie di post di presentazione della nostra gara, dopo aver visionato il terreno, il primo brano musicale che volevamo abbinare al sopralluogo era Strawberry fields forever (campi di fragole per sempre), storico successo dei Beatles. Nelle intenzioni doveva suonare un’ ironica parodia delle condizioni del campo di gara che, ad un anno di distanza dalla prima edizione, si era trasformato in un’estensione a perdita d’occhio di rovi che in inglese farebbe “blackberry fields”, senza l’aggiunta del “forever”, perché grazie ad una prolungata sessione a cottimo, retribuita con un’autolesionistica valanga di insulti dialettali del tipo “at si propria un cojòn”, del sottoscritto (il deragliatore) col decespugliatore e col falcetto corto, quello che poi ti ci vuole l’osteopata, quello sì a cottimo ma per un mese, prima di drizzarti in piedi di nuovo, erano spariti. Adesso, invece, nonostante le macumbe praticate durante l’intero mese di gennaio è successo, non dico l’irreparabile, ma quasi: ieri neve a manetta e adesso la piantagione di “rase” ossia quelle deliziose piantine tutte una spina che col loro portamento serpeggiante...raso terra, estirparle è un autentico calvario, e che invece avevamo meticolosamente sradicato una ad una, giace sotto una bianca coltre che ha l’aria di essere più resistente della trapunta fatta da mia nonna all’uncinetto nel 1950. E noi ad affannarci a pulire, testare, tracciare sulla carta i due diversi percorsi del cross e della mtb: zacchete, ti arriva una perturbazioncina stronzetta e inattesa che neanche il meteo.it si era azzardato a segnalare, e la frittata, di solo albume ovviamente (visto il colore della “cosa”), è fatta. Sì, vabbè, il volantino recita che la manifestazione si terrà con qualsiasi condizione meteorologica, però se il terreno restava non dico asciutto, ma solo umidiccio, credetemi era meglio. Amen. A – 5 dalla gara volevamo presentare sul blog la mappa del cross e a seguire quella della mtb accostandole all’energia atomica di “Bombtrack” dei Rage Against The Machine, ma mi sa che piuttosto che ad un “percorso minato”, secondo una libera traduzione del titolo e che bene si conforma alle caratteristiche del circuito che, nonostante la cancellazione delle insidie vegetali, presenta una serie di trabocchetti dei quali bisogna assolutamente diffidare, adesso bisogna chiamarlo snowtrack, più adatto a gare coi cani da slitta, allo sci nordico o per i più “intraprendenti” ad una bella ciaspolata!!!! Ok, martedì sera vi aggiorno. Vedi mai che nei prossimi gg. con un piccolo rialzo termico, la bianca signora lasci di nuovo il posto al fulgido verde dei prati ?!? Allora entreranno in gioco i Primus di “My name is mud” (cercatelo su Youtube), alla lettera: il mio nome è fango! Ogni altro commento è superfluo. Bella raga! Ci si sente.
Post…scriptum: Ieri con Silver, Maver e Alan siamo stati al mitico “Pota cross” singlespeed di Ciliverghe (BS). Una giornata memorabile. Neve fino a Fiorenzuola, poi più nulla. Terreno perfetto nel parco ex-Italcementi, “gara” divertente e velocissima con Silver e Alan ex aequo sul 3° gradino del podio. Poi tutta la “cumpa” di questo splendido movimento del rapporto fisso nella baracca degli Alpini che erano lì dalle 4 del mattino a preparare lo spiedo alla bresciana…accompagnato da una betoniera di fumante polenta. Indimenticabile. C’era pure, perché la famiglia risiede qui, il papà di Marco Velo (ora DS Quickstep) grande gregario dell’unico e inimitabile eroe dei moderni: Marco Pantani. Ciao, Pirata!!
Per foto e notizie sulla giornata vi rimando al sito http://www.singlespeed-italy.com/


COME DOVREBBE ESSERE...


COME SARA' (SGRUNT)!?!
 

THE RAGE VIDEO IS HERE:



STAY CONNECTED, NEXT POST TOMORROW, SAME HOUR ABT.

 
 

venerdì 28 gennaio 2011

AND THE WINNER IS...

-10, -9, -8… il conto alla rovescia da lancio spaziale o più familiarmente da ultimo dell’anno è scattato e qui ci starebbe bene un Final Countdown degli Europe, mentre invece punteremo su un Guns’n’Roses d’annata con “You could be mine”, tradotto in ‘potevi essere mia’, che chiaramente piegheremo alla nostra becera logica corsaiola, intendendo non una gentile fanciulla, bensì la vittoria. Emblematica quella del mitico Pasquali l’anno scorso(vedi foto). Solo lui l’ha fatta sua, mentre tutti gli altri hanno sperato che potesse essere loro. Ma non si corre solo per vincere, si corre per il piacere di farlo, per sentirsi vivi col desiderio di misurarsi, non fosse altro che con se stessi. La nostra soddisfazione sarà di stare lì a far da spettatori e vedere in ognuno di voi un filo e un ago che cuce senza sosta, giro dopo giro, un tracciato che ci è costato fatica e sudore per realizzarlo. Fatica e sudore che saranno le vostre, dal primo all’ultimo classificato, in questo tutti uguali seppure diversi, ognuno a suo modo, ognuno col suo stile. E il bello è proprio questo!



                      THE WINNER'S SONG (VIDEO):

                                  NEXT POST: CROSSTRACK

giovedì 27 gennaio 2011

BREAK ON THROUGH


martedì 25 gennaio 2011

IL TERRAZZO

“Correre su quella collina senza problemi”, dice la canzone di Kate Bush (cognome che per altro significa cespuglio, intonandosi perfettamente col paesaggio della gara): beh, francamente chiamarla collina ci sembra un po’ troppo, diciamo che è uno dei cosiddetti “monticelli” che danno origine al nome del luogo. Ci spiegava “Ghigo” Ghiretti, grande amico e sponsor principale della manifestazione che probabilmente si tratta di un terrazzo fluviale del Parma che ora scorre a un chilometro da qui in linea d’aria, ma il cui paleoalveo (si chiama così) un tempo passava proprio di qui. Se il tempo tiene, come in questi giorni, freddi ma sereni, saranno in parecchi a godere di “lassù” un bel panorama, ma se c’è fango, allora di tempo per guardarsi intorno ce ne sarà veramente poco. Meglio pigiare sui pedali! Comunque l’importante è che non ci siano veramente problemi, per tutti. È più di un augurio. È una promessa.


DON'T MISS THE VIDEO:



INFO: http://blog.libero.it/UDACEPARMA
                   + http://www.veloclubvalera.it/

                                      STATE CONNESSI
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