sabato 28 gennaio 2012

PREMI IN NATURA



Allarme bianco
Tra le preoccupazioni di un organizzatore invernale c'è indubbiamente quella del meteo. Ti fa bello per quattro mesi consecutivi, non cade una goccia d'acqua da settembre, si può andare sugli spiaggioni del Po completamente in secca e fare la cura del sole, evitando prolungate e costosissime sedute di lettino solare al Caraibi Sun Center e poi, zac, l'ultima settimana ti arriva addosso una tormenta di neve peggio di quelle affrontate dai nostri eroici alpini in Russia, il burian siberiano a 300 all'ora, quello che se per caso ti succhi un dito, te lo devono amputare seduta stante per congelamento, per farla breve ti arriva addosso quello che P.Ziv dei Filippellici chiama il "freddo sovietico", e per la dantesca legge del contrappasso, sei fritto! Hai smenato pieni di benzina per tutte le incombenze organizzative, hai sudato settecento camicie per preparare il terreno che se il sudore potesse funzionare come carburante avresti riempito più volte il serbatoio e poi... ci sono i premi,  tutto ciò - nonostante il volantino reciti "la manifestazione si terrà con qualsiasi condizione meteorologica" - quasi invano, se ti arrivano ad iscriversi 20 corridori. Ma no, dai: bicchiere sempre mezzo pieno: di alcol puro a 90°però, per non pensare alla sfiga ! Andrà tutto bene, hic... hic...

Puro suino
Altra preoccupazione, come detto, i premi. I fatidici premi in natura con prodotti del territorio (la definizione tuttavia va estesa all'Africa sudsahariana, al Bassopiano sarmatico e alla Pampa argentina). Tra i più gettonati qui da noi il celebre salame di Felino (solo per i vincitori, ahimè, ...c'è la crisi), da scriversi ovviamente con la maiuscola a scanso di equivoci, secondo una freddura vecchia come Noè, per non scambiarlo con un prodotto a base di carne di soriano o di siamese. Non sia mai, il Deragliatore è con la Protezione Animali, tutti indistintamente, anche quelli a due ruote, grasse, tassellate o slick che siano.  Problema facilmente risolvibile, dunque. Altrettanto faranno in altre regioni, ci piace immaginare che in Tirolo andranno di speck, in Toscana di finocchiona, in Basilicata di capocollo e in Calabria, naturalmente, della mitica soppressata. Per saperlo non resta che chiederlo a Pasquale Dianomarina (alias Lillo di 610, Sei uno zero, Radiorai 2), Campione mondiale di Calabrese estremo.
Il video.

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